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Storia aeronautica

12 secondi e 36 metri

Il primo volo

Quel giorno a Kill Devil Hills nella Carolina del Nord c’era un forte vento.

Orville Wright dopo una vigorosa stretta di mano scambiata col fratello Wilbur, vestito di tutto punto, così come quando la domenica mattina andava a passeggio per la via principale della sua cittadina, dopo averlo fatto posizionare controvento salì sul Flyer, accese il motore da 12 cavalli costruito apposta per quell’utilizzo, lo lasciò scaldare, tirò al massimo la manetta, assunse la posizione di pilotaggio e fece sganciare il cavo che lo teneva ancorato al suolo.

Il Flyer rullò sulla rotaia predisposta allo scopo e, anche con l’aiuto del vento contrario, raggiunse in fretta la necessaria velocità relativa rispetto all’aria e finalmente si staccò dal suolo.

12 secondi di volo controllato su una macchina più pesante dell’aria, 36 metri di distanza coperti e un atterraggio non rovinoso.

Quel 17 dicembre del 1904 resterà alla Storia come il giorno in cui fu dimostrato che il volo umano era possibile.

Quello stesso giorno il Flyer volò altre tre volte pilotato da Wilbur, da Orville e poi ancora da Wilbur. I tre voli risultarono progressivamente più regolari convincendo anche gli scettici che si trattava di voli e non di semplici salti. L’ultimo volo durò 59 secondi, coprì 260 metri di distanza e finì con una improvvisa picchiata non ben gestita ed un conseguente atterraggio troppo duro che mise fuori uso il timone di profondità anteriore e convinse i fratelli Wright che per quel giorno i tentativi potevano finire lì.

Questo episodio da molti è considerato l’inizio della storia del volo umano, ma, pur essendo certamente una pietra miliare di quella storia di fatto non ne rappresenta l’inizio.

Prima ci sono stati i sogni di chi sapeva sognare; il mito di Icaro; la via “cinese” con i palloni ad aria calda; i progetti di Leonardo Da Vinci; i dirigibili, i primi alianti e tanto altro ancora.

Di tutto questo parleremo nella nostra rubrica, con l’unico scopo che è quello di dare nuovi spunti e nuove motivazioni a chi ama già l’Aviazione affinché ne approfondisca anche questo aspetto, così come a chi magari si approccia ad essa solo da poco e potrà farlo anche attraverso le nostre pagine.

La sana curiosità ci spinge a scoprire nuovi mondi e la conoscenza concorre a trovare nuove vie.

Di Fabio Cecamore

Pilota di linea, aeromodellista, pilota di droni e appassionato di volo in tutte le sue forme.

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